Nei panni degli operai

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«Compagno», gli risposi, «in tasca ho anch’io la tua tessera, ma quando lavoro nel cantiere ci ho freddo uguale». Il giorno seguente i colleghi mi chiesero di diventare il loro delegato sindacale.

 

autore: Massimo Franchi
titolo: Nei panni degli operai
sottotitolo: Maurizio Landini e 110 anni di Fiom (e di Fiat)
prefazione: Gad Lerner
ISBN: 978-88-97426-06-6
pagine: 345

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Il ricatto è chiaro: se vuoi continuare a lavorare devi rinunciare a buona parte dei diritti conquistati in 110 anni, appena compiuti, di lotta. La “rivoluzione globalizzata” di Marchionne è arrivata negli stabilimenti italiani della Fiat come una mannaia. All’inizio parevano tutti d’accordo. Un solo sindacato si è opposto: la Fiom. Ma la denuncia del ricatto da parte dei metallurgici della Cgil da voce “isolata e retrograda” è diventata un coro che ha attraversato l’Italia, spaccandola in due, dalle urne di Pomigliano e Mirafiori ai grandi dibattiti su giornali e televisioni. A guidare questa lotta c’è il quasi 50enne Maurizio Landini, l’alter ego di Marchionne:guadagna 2300 euro al mese, pari ad un centesimo del manager Fiat e non ha un briciolo dei suoi 150 milioni in stock options. Al posto dei maglioncini di cachemire indossa magliette della salute, a 16 anni ha dovuto lasciare la scuola per la fabbrica: 9 anni da saldatore nella provincia reggiana, terra di cocciuti e di grandi sindacalisti nell’Emilia rossa dei “comunisti pragmatici”. Storia dell’uomo che il 16 ottobre 2010 ha portato a piazza San Giovanni un milione di persone, non solo operai, per difendere il contratto nazionale e diritti di chi lavora. L’uomo che sta mettendo in difficoltà il “più grande manager della storia della Fiat e dell’Italia”. Finito suo malgrado sotto i riflettori, Landini ora è convinto di batterlo. Per ridare speranza e dignità ai lavoratori e alla sinistra in Italia. Partendo da un concetto molto semplice: “Mettersi nei panni degli operai, per vedere il mondo dalla parte dei più deboli e costruire una società più giusta”. Alleandosi con gli studenti e sfatando il mito che vuole il suo sindacato come “quello che dice sempre no”.

 

Massimo Franchi è nato a Bologna il 5 dicembre 1975. Giornalista professionista dal 2003, ha lavorato a «La Repubblica» di Bologna e poi a «L’Unità». Cronista sportivo, ha seguito i principali avvenimenti da Calciopoli ai Mondiali di pallavolo. Nel 2007 ha pubblicato insieme a Barbara Liverzani un libro sui mondiali di nuoto Roma 2009 Sulla cresta dell’onda (Riccardo Viola Editore). Dal 2008 si occupa di cronaca sindacale, inviato a Pomigliano e Atessa. Ha un blog sul sito de «L’Unità» che si chiama Bartali.